Da Drssa Edi Prandi, http://www.sowen.it
"Prurito al naso, starnuti, naso chiuso e che cola possono essere sintomi non di un semplice raffreddore, ma di una rinite allergica. La rinite allergica è un’infiammazione della mucosa nasale causata da sostanze, dette allergeni (polline, polvere, muffa o peli di animali) che, in soggetti predisposti, provocano una risposta anomala del sistema immunitario. Di conseguenza ci sarà un rilascio di sostanze (es. istamina) responsabili dell’infiammazione della mucosa del naso e dei conseguenti sintomi. A seconda dell’allergene in causa può essere stagionale o cronica. La rinite allergica può associarsi a congiuntivite con lacrimazione, arrossamento e prurito agli occhi. Nei casi più gravi l’ostruzione nasale può causare cefalea, difficoltà di concentrazione e peggioramento della qualità del sonno. La diagnosi si basa, oltre che sulla sintomatologia riferita dal paziente, sui test (come il prick test cutaneo) che permettono di individuare gli allergeni responsabili della rinite. Per alleviare i sintomi vengono di solito prescritti farmaci antistaminici topici (sotto forma di spray nasali) o da assumere per bocca. Se il disturbo è moderato/grave agli antistaminici si possono associare steroidi topici nasali e, in caso di naso molto chiuso, un breve ciclo di decongestionanti nasali. Esiste poi la possibilità dell’immunoterapia, tramite vaccini somministrati per via sottocutanea, nasale o sublinguale. L’OMS riconosce l’agopuntura come trattamento efficace per la rinite allergicaLa rinite allergica fa parte delle malattie, sintomi o condizioni per i quali l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) considera dimostrata l’efficacia dell’agopuntura. Anzi, tra le patologie respiratorie, ne rappresenta una delle principali indicazioni. Un articolo del 2013 espone gli svariati meccanismi antinfiammatori, tra cui quello antistaminico, esercitati dall’agopuntura, che spiegano la sua efficacia in questa patologia. (1) Una review del 2015 che prende in considerazione 13 lavori, con oltre 2300 pazienti studiati, conferma che l’agopuntura riduce in modo significativo i sintomi respiratori e l’utilizzo di farmaci. Tre lavori hanno misurato il livello di IgE (la classe di immunoglobuline che si alza nelle allergie) e ne hanno riscontrato una significativa diminuzione nei pazienti trattati con agopuntura. (2) L’utilizzo dell’agopuntura sui pazienti che vogliono evitare l’uso dei farmaciNello stesso anno, le linee guida dell’American Academy of Otolaryngology – Head and Neck Surgery, hanno incluso l’agopuntura tra i trattamenti che si possono proporre ai pazienti, particolarmente a chi non volesse sottoporsi a terapia farmacologica. I benefici citati dagli autori per giustificare tale indicazione sono: l’agopuntura rappresenta una alternativa efficace alle terapie mediche nella riduzione dei sintomi, può allinearsi più strettamente con i valori del paziente, migliorare la qualità della vita, evitare l’uso di farmaci e potenziali effetti collaterali. (3)" BIBLIOGRAFIA
0 Comments
La dottoressa Edi Prandi del centro studi So Wen riporta uno studio interessante https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35941599/:
"Già nel 1998 l’Acupuncture Consensus Panel of the United States National Institutes of Health (NIH) asseriva che l’agopuntura può essere utile come trattamento di supporto, o accettabile alternativa, o parte di un programma di gestione completo nella terapia delle dipendenze, quale è quella da nicotina. In un recente studio multicentrico, 28 fumatori sono stati sottoposti a 8 settimane di trattamento bisettimanale con agopuntura + auricoloterapia (posizionamento di semi di vaccaria su specifici punti localizzati sull’orecchio, in modo che il paziente potesse stimolarli mediante digitopressione 3-5 volte al giorno). Il periodo di trattamento è stato seguito da un follow-up di 16 settimane. Al termine del trattamento il 37% dei pazienti aveva smesso di fumare e alla fine del periodo di follow-up tale percentuale era salita al 47%. Tra coloro che non erano riusciti a smettere il 69% aveva ridotto il numero di sigarette fumate giornalmente. I soggetti che avevano smesso di fumare presentavano anche una netta riduzione della dipendenza da nicotina, indagata dal Fagerström Test for Nicotine Dependence. Non si sono osservati effetti collaterali. Conclusioni: La combinazione di agopuntura e auricoloterapia può essere di aiuto a coloro che vogliono smettere di fumare, o almeno contribuire a ridurre il numero di sigarette fumate e la dipendenza da tabacco." Commento personale: 16 settimane non sono tutta la vita. Il fumo ha a che fare con pulsioni profonde e se le motivazioni a smettere non sono più che forti è difficile avere risultati anche a medio termine https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32416946/. La volontà di cambiamento, l'evoluzione verso una forma più compassionevole di prendersi cura di sè stessi sono la chiave. Strumenti come il supporto psicologico possono aiutare. Un approccio profondo e ampio sul proprio stile di vita, come lo Yoga e il Qi Kung possono fare la differenza. "Esistono già numerose prove che i microrganismi, presenti negli alimenti fermentati come yogurt, crauti e kefir, supportano il nostro sistema immunitario e offrono benefici che possono alleviare i problemi gastrointestinali infiammazioni e allergie.
Ora sembra che potrebbero aiutarci a combattere anche alcuni effetti tossici delle particelle petrolchimiche pervasive. Secondo molte ricerche scientifiche, tutte le particelle plastiche o di altro materiale non organico, di dimensioni infinitesimali, sono in grado di entrare nel nostro sangue o in vari organi come stomaco e intestino, producendo dei danni. Possono ad esempio attraversare e superare la barriera costituita dalla mucosa intestinale e formare dei depositi locali che creano una forte infiammazione localizzata, oppure potrebbero anche muoversi e spostarsi all’interno dell’organismo per causare un’esposizione sistemica con conseguenze ancora abbastanza sconosciute, ma che gli studiosi collegano già a tumori, malattie neuro-degenerative come l’Alzheimer, o ad alterazioni della fertilità e di tipo ormonale. Anche se sfortunatamente i probiotici non possono magicamente eliminare le particelle di plastica dal nostro corpo, tuttavia alcune ricerche suggeriscono che i microbi buoni potrebbero aiutare a migliorare parte della tossicità e dell’infiammazione che la plastica promuove nel nostro sistema gastrointestinale. Alcuni ricercatori iraniani hanno dimostrato per esempio, a luglio 2023, come i probiotici potrebbero proteggere dagli effetti negativi della plastica sulla flora intestinale. Alcuni probiotici non solo potrebbero aiutare il nostro intestino, ma potrebbero aiutare a ridurre gli additivi chimici che fuoriescono dalle confezioni di alimenti e bevande prima ancora che raggiungano il nostro corpo. Esistono ricerche promettenti sull’interazione tra probiotici e BPA nei contenitori alimentari. Il BPA, così come altri dannosi bisfenoli talvolta utilizzati al suo posto, si trova comunemente nelle lattine e nelle bottiglie di plastica dura in policarbonato utilizzate per contenere cibi e bevande. È noto che questi additivi filtrano dai contenitori e finiscono nei prodotti di consumo che ingeriamo. Un altro studio cinese del 2019 ha scoperto che quando un integratore del probiotico lactobacillus reuteri veniva aggiunto a succhi e tè confezionati in lattine contenenti Bisfenolo A, il probiotico riduceva la concentrazione della sostanza chimica nelle bevande di almeno il 90%. E nel 2020, altri ricercatori sono giunti a una conclusione altrettanto incoraggiante producendo yogurt con vari ceppi probiotici di batteri e latte intenzionalmente contaminato con Bisfenolo A; dopo 28 giorni di conservazione, lo yogurt preparato con lactobacillus plantarum e lactobacillus acidophilus aveva disintossicato il Bisfenolo A rispettivamente del 95% e del 90%." Tratto da L'Indipendente, Gianpaolo Usai, 11/1/2024 L'invito è quello verso un alimentazione più "naturale" possibile, povera di alimenti industriali e zuccheri, come hamburger, alimenti pronti, bevande dolci in lattina e bottiglia; e ricca di verdure, ortaggi, legumi, yogurt e kefir Appare ormai evidente che la plastica non è un materiale inerte come si considerava. Le particelle microscopiche di plastica si accumulano nel sangue e nei tessuti.
Uno studio pubblicato recentemente ha evidenziato come ” un litro di acqua in bottiglia contiene quasi un quarto di milione di pezzi di microplastiche e nanoplastiche minuscole e invisibili“ https://it.euronews.com/green/2024/01/09/ecco-quanta-plastica-si-ingerisce-bevendo-acqua-in-bottiglia Non è ancora del tutto chiaro se e quanto questo sia tossico per l’uomo. E’ invece molto probabile cosa risponderebbe chiunque di noi cui venisse chiesto se preferirebbe vivere con o senza plastica incorporata. Una volta in medicina valeva il principio di precauzione: nell’incertezza, cautela. Intanto usare il vetro invece che la plastica aiuta a ridurre la nostra parte nell’inquinamento ambientale: in bottiglie e contenitori. Probabilmente meglio le lattine che l’involucro di plastica. Quasi certamente meglio un filtro al rubinetto che l’acqua in bottiglia. Il buonsenso è ancora uno strumento potente, in mano a chi osa usarlo. In uno dei miei film di fantascienza preferiti, “Arrival”, la protagonista ha il dono di viaggiare nel tempo. Sa che la aspetterà un futuro veramente difficile. Ma sapere è solo un passaggio. Louise trova pace quando, invece che continuare a cercare il sentiero e la meta, abbraccia ogni passo.
La Pace è ogni passo, ci ricorda Thich Nhat Hanh. E ogni pratica Yoga è creata per insegnarci a cogliere la magia del dono di ogni istante. Così come la preghiera del Cuore cristiana. O quella Sufi. La Scienza, termine quanto mai abusato in questi ultimi anni, incontra sempre la Spiritualità. Grandi fisici come Einstein e Capra lo hanno affermato. Altrimenti la Scienza perde Umanità e diventa tecnica. Altrimenti la Spiritualità si schiera contro la mente e diventa dogma. Ricordare è il motivo del risuonare dei gong nei templi e delle campane a festa. Ricordare chi non sono e quindi chi sono, dà scopo e direzione all’esistenza. L’alternativa è la narrazione mentale, che scivola verso la patologia dell’angoscia esistenziale. La mente che si identifica con ciò che le accade, dividendo inesorabilmente l'umanità in fortunati e sfortunati, bravi e cattivi, giusti e malvagi. Chi sono? L’unica vera domanda, di cui è pregna il raccontarsi dell'Umanità, nel suo declinare filosofico, artistico, letterario, culturale e naturalmente spirituale. “Conosci te stesso” era scritto a Delfi, nella dimora dell’oracolo. Absolem è il maieutico millepiedi di Alice in Wonderland. A lui, la protagonista mai di taglia adeguata, chiede e richiede se fosse lei la Alice “giusta”. E Absolem naturalmente ogni volta risponde: oggi un pò di più. Diventare chi siamo, è la Strada senza rotta e senza meta della Consapevolezza. Fino allo svanire di ogni pronome personale. Di ogni domanda. Un altro anno per ricordare.... Cosa cambia a Natale?
Quante persone vorrebbero che semplicemente Natale scomparisse dal calendario. Perché il ricordo delle persone amate che non ci sono più genera troppa sofferenza. E ogni anno, di questo periodo, non mancano le guerre, le stragi, le atrocità di cui Caino non smette di macchiarsi, neppure e specialmente a Natale. Eppure ogni hanno il 25 dicembre si ripresenta, implacabile ed umile insieme, come un bimbo appena nato. Nell'uomo c'è anche nefandezza. Anche. L'Umanità è in cammino. Nulla sembra cambiare, da un Natale all'altro, eppure nessun Natale è identico al precedente. Natale è una Scelta. Una Scelta che va compiuta ogni giorno dell'anno che non sia Natale. Scegliere se l'esistenza debba essere una lotta feroce e continua per la sopravvivenza o Altro. "Altro" è affascinante. Anche perché la lotta per la sopravvivenza è comunque persa: non la vince, alla fine, nessun leader, nessun politico, nessuno scienziato, nessun filantropo, nessun condottiero e nessun influencer. Di "Altro" ci raccontano ogni giorno dall'alba dell'Umanità creature come Cristo, come Buddha, come Maometto, come Lao Tse. Ma a volte anche creature sconosciute. Con vibrazioni via via più elevate. Il vicino che accompagna il portone per non disturbare. L'impiegato che mi sorride anche se sono il ventesimo della fila. Fino alla madre che santifica l'esistenza a un figlio cronicamente malato. Il soccorritore di SOS Mediterranee che tira via da un gommone l'ennesima donna in fuga da una terra troppo ricca di metalli preziosi, per non indurre in tentazione la multinazionale da cui compriamo il cellulare. Il volontario di Amnesty International che scrive una lettera verso l'ennesimo regime, in cui magari sono anche stato in viaggio, che ha incarcerato e torturato l'ennesimo innocente. L'infermiere di Emergency che accoglie l'ennesimo bambino saltato in aria su una mina costruita non troppo lontano da casa mia. Non è così banale distinguere tra complici, vittime, carnefici. Natale è l'occasione per smettere di provarci. E abbracciarla tutta, questa Umanità, che urla di sofferenza, di dolore, di rabbia, di paura, di avido desiderio. Sic nos amantem quis non redamaret? L'Amore scardina il portale di paura che ogni uomo costruisce per difendersi dal mondo. L'Amore senza aspettative. Che non vuole in cambio. Che non si aspetta neppure rispetto e attenzione. L'Amore che sgorga perchè straripa. Perchè collegato ad "Altro", una sorgente non umana che non si consuma, non si stanca, non inquina. Che rinasce, umile ed implacabile, ad ogni parto. Ad ogni Natale. Cosa cambia a Natale? Là fuori assolutamente nulla. Qui Dentro, posso scegliere io, come cambiare il modo di guardare quello che mi aspetta là fuori. Uno studio dell’American Cancer Society basato su dati recenti indica che la mortalità per malattie cardiovascolari, cancro e malattie respiratorie tra gli ex-fumatori si avvicina nel tempo a quella di chi non ha mai fumato.
L’eccesso di mortalità crolla già nei primi anni dopo la cessazione del fumo (cdf), anche se ci vogliono 2-3 decenni per osservare l’effetto massimo Il sito del Ministero della Salute riporta che ogni anno muoiono a causa del fumo di tabacco 93.000 Italiani (il 20,6% di tutti i decessi tra gli uomini e il 7,9% dei decessi tra le donne) Smettere di fumare cambia tutto:
I cibi ultraprocessati sono collegati a malattie del cuore, tumore e diabete. Esistono ora evidenze anche per depressione e demenza.
Si tratta di cibi artificialmente zuccherati o salati o insaporiti per renderli appetitosi: merendine, chipster, bevande gassate, hamburger, pizze e altri alimenti confezionati. Ci sono evidenze scientifiche che creino dipendenza (comunque basta provare a bere per qualche giorno una cola o un the' arricchito anche con dolcificanti diversi dallo zucchero) e sono una pandemia: il 60% del cibo USA è ultraprocessato; il 14% degli adulti e 12% dei giovani, in USA, sono dipendenti. https://www.bmj.com/content/383/BMJ-2023-075354 Una pandemia con un giro di miliardi che rendono "complicato" affrontare il tema. Oltretutto è poco fattibile eseguire studi che dimostrino una causa-effetto chiara, anche da un punto di vista di etica scientifica (l'etica commerciale è un altro mondo, evidentemente), visto che occorrerebbe seguire una dieta "questionabile" per lunghi periodi di tempo. Per cui dobbiamo accontentarci di studi di associazione. Che cominciano a diventare imbarazzanti, per la mole di dati raccolti contro questo tipo di dieta. Ultimamente, sono uscite evidenze anche di un danno mentale dall'utilizzo di tali "alimenti": lo studio ha convolto 300,000 persone in 70 paesi dimostrando che il 53% di coloro che mangiavano questi cibi più volte al giorno soffriva di malessere mentale rispetto al 18% di chi non li usava. https://sapienlabs.org/consumption-of-ultra-processed-food-and-mental-wellbeing-outcomes/ E addirittura si può arrivare alla demenza: aumentare del 10% il consumo di questi cibi farebbe aumentare il rischio di malattia del 25% e viceversa https://www.neurology.org/doi/10.1212/WNL.0000000000200871 Il corpo è il nostro mezzo per traghettarci nel cammino della nostra esistenza, meglio possibile. Portiamo attenzione a trattarlo meglio possibile. La frutta e i vegetali hanno proprietà anti-infiammatorie naturali e mantengono in salute il sistema immunitario.
E' quanto emerge da una revisione della letteratura su 83 studi pubblicati su riviste scientifiche nel 2018. Un dato ormai ampiamente confermato che ci spinge verso una dieta con sempre meno derivati animali e sempre più vegetali. L'attenzione è a procurasi cibi "sani", poco contaminati da pesticidi, in maniera tale che ci permetta di mangiare le bucce delle mele, ad esempio, dove risiedono principi vitali importanti. Un'impresa sempre, comunque, più facile che per la carne (ormai ricca di ormoni e antibiotici) e persino il pesce (anch'esso ricco di antibiotici, se di allevamento; o di metalli pesanti e plastica, se in mare aperto) . "Trenta scienziati dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) hanno fatto chiarezza sul legame tra esposizione a sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) e insorgenza di tumori. In un lavoro che verrà presto pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Oncology, i ricercatori hanno infatti concluso che una delle tipologie di PFAS più diffuse è certamente cancerogena e che pertanto va inserita nel gruppo 1 delle sostanze che possono causare neoplasie.
L’aggiornamento della lista avrà una forte rilevanza in tutti quei processi in cui le vittime di queste pericolose sostanze industriali chiedono giustizia, come nel caso dei cittadini veneti che da anni si battono contro le istituzioni e l’azienda che ha sversato PFAS nella falda idrica sotto le province di Vicenza, Padova e Verona. In particolare, i Pfoa, composto chimico della famiglia dei Pfas, sono stati considerati cancerogeni per gli esseri umani -sulla base di prove sufficienti di cancro negli esperimenti sugli animali – scrivono i ricercatori – e di prove meccanicistiche forti nell’uomo esposto-....La ricerca, che presto vedrà la luce,...prenderà in esame le correlazioni con determinate tipologie di tumore, in particolare quelli del rene e dei testicoli. Il rapporto, inoltre, conferma la trasmissibilità da mamme a neonati, nonché il fatto che i Pfas determinano una minore reazione dei vaccini" e una maggiore vulnerabilità alle infezioni." Fonte Stefano Baudino, L'Indipendente online Che fare? Una volta di più, ognuno ha l'opportunità di prendere in mano la responsabilità della propria salute. Specie in un contesto sociale ed economico in cui le agenzie di controllo, un tempo ritenute sicuro riferimento, mostrano ormai crepe evidenti. E' possibile che passino anni prima che queste sostanze vengano bandite, ammesso che accada. Queste sostanze sono diffuse capillarmente, essendo molto utili come isolanti: il rischio più alto è quello dell'acqua potabile, come eventi recenti nel nordest e la ricerca di Greenpeace Italia in Lombardia hanno evidenziato. In questo caso l'unica potenziale difesa è l'utilizzo di un filtro chimico-fisico o l'uso di acqua di qualità certa (e non è detto che quella "minerale" in bottiglia lo sia, visto il prolungato contatto con la plastica). Si ritrovano poi, oltre che a livello industriale, anche nella carta e nelle lattine per alimenti. Nei trattamenti delle pentole antiaderenti. E negli oggetti per igiene personale, come cosmetici e filo interdentale. Quindi preferiamo contenitori in vetro (che oltretutto è ben riciclabile) ai cibi acquistati, invece delle scatolette e della plastica. Se possibile usiamo pentole in acciaio, quelle in terracotta sono se porose e non antiaderenti. Attenzione all'elenco dei componenti dei cosmetici e usiamo filo interdentale non cerato, nella speranza che sia meno trattato. L'attenzione alle piccole scelte quotidiane è Essere Bene, Benessere per noi. Non demandare è Salute, nostra e degli altri. https://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(23)00622-8/fulltext |
E' Tempo per...Cose da Dire Archivi
December 2023
Categorie |
Grazie per aver visitato il blog!
|
Telephone+39 338 860 3928
|
info@salusinvita.it
|